Il Parlamento Europeo ha approvato la revisione della direttiva EPBD sulle case green. Cosa accade ora.
Con 370 voti favorevoli, 199 contrari 46 astenuti la direttiva europea Case Green (detta tecnicamente “Energy performance of building directive” – EPBD) è stata approvata dal Parlamento Europeo. La direttiva ha avuto un iter lungo ed impegnativo iniziato nel dicembre del 2021. C’è voluto tempo per arrivare alla definizione delle nuove regole per ridurre il consumo energetico e le emissioni di gas serra del settore edilizio. Ora dovrà ricevere l’approvazione formale del Consiglio e poi andrà in Gazzetta Ufficiale per entrare in vigore.
La direttiva si è ammorbidita rispetto alla versione iniziale: ecco allora cosa contiene la direttiva Case Green.
Gli edifici nella Direttiva Case Green
Una novità riguarda le ristrutturazioni. Ci sarà una riduzione progressiva del consumo di energia degli edifici residenziali: l’obiettivo è un taglio del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035. Entro il 2050 il parco residenziale dovrà essere a zero emissioni.
La nuova normativa non si applica agli edifici agricoli e agli edifici storici. I Paesi membri possono decidere di escludere anche gli edifici protetti per valore architettonico o storico, gli edifici temporanei, chiese e luoghi di culto.
I bonus casa
Saranno previsti nuovi bonus per le case. Infatti, molti degli incentivi ora in vigore andranno in scadenza alla fine del 2024, dal 2025 aspettiamoci nuovi bonus. Di sicuro ci saranno ecobonus e sconti per le caldaie. Attenzione però: le caldaie che funzionano solo a metano non avranno più incentivi dal 2025.
Stop ai combustibili fossili
Parola d’ordine decarbonizzare. Entro il 2040 riscaldamento e raffrescamento non potranno più avvenire tramite combustibili fossili. Saranno ancora possibili gli incentivi a favore degli impianti ibridi che usano una quantità di energia rinnovabile.
Impianti Ibridi
Via libera agli impianti ibridi, quelli che utilizzano insieme caldaie e pompe di calore controllate da una centralina unica. Inoltre, sono decisive l’elettrificazione degli impianti di riscaldamento e l’utilizzo di pompe di calore. Questa tecnologia è indispendabile per consentire l’impiego di energie rinnovabili nei nuovi edifici a zero emissioni.
Sconto in fattura
La direttiva Case Green consente, tra le forme di sostegno, quelle che permettono di ridurre le tasse (detrazioni e crediti fiscali usati in Italia). Nella EPBD si citano anche altre forme di sostegno, come lo sconto in fattura, che in Italia non si utilizza quasi più.