Il sistema di regolazione è un elemento di grande importanza:
ecco come regolare gli impianti di riscaldamento
Gli impianti di riscaldamento a gas metano presenti in gran parte delle abitazioni e degli edifici in Italia sono costituiti da tre elementi fondamentali: una caldaia (generatore di calore), una rete di distribuzione dell’acqua, i termosifoni, i convettori oppure i pannelli radianti a pavimento, soffitto o parete.
Un altro elemento fondamentale dell’impianto di riscaldamento è il sistema di regolazione dell’impianto, che consente di:
– regolare la temperatura interna degli ambienti
– regolare la temperatura dell’acqua che viene inviata all’impianto per riscaldamento
– regolamentare i periodi e gli orari giornalieri di accensione
Nel caso in cui la caldaia sia utilizzata anche per la produzione di acqua calda sanitaria, l’utente può anche regolare la temperatura di quest’ultima, al fine di contenere i consumi e ridurre gli sprechi di gas.
Vediamo in dettaglio come funziona il sistema di regolazione
I principali sistemi di regolazione dell’impianto di riscaldamento
Sistemi che regolano la temperatura di mandata dell’acqua di riscaldamento
– Gestione manuale della caldaia. Non è presente un sistema di regolazione automatica. La gestione avviene manualmente tramite il termostato di caldaia, che controlla la temperatura dell’acqua che viene inviata ai terminali dell’impianto.
In questo caso l’impianto non presenta alcun vantaggio. È, infatti, la condizione base di qualsiasi impianto con caldaia a gas. Questa tipologia di impianto ha però degli svantaggi. Non è presente alcuna regolazione che tenga conto delle condizioni climatiche esterne o della temperatura presente all’interno degli ambienti.
– Regolazione climatica con sonda di temperatura esterna. Il sistema di regolazione climatica agisce modificando la temperatura di mandata dell’acqua in funzione della temperatura esterna. Questa si rileva con una sonda (applicata su una parete rivolta a nord). Il fabbisogno di energia termica dell’edificio è strettamente legato alla temperatura esterna: più è bassa, più l’edificio disperde calore. La caldaia lavora di più per mantenere la temperatura interna desiderata. Questo genera un consumo maggiore di gas.
Ha un vantaggio: evita consumi eccessivi quando le temperature esterne non sono rigide. Uno svantaggio: Non sono presenti sensori della temperatura interna. Nei vari ambienti si potranno avere temperature e livelli di comfort diversi, a seconda degli effetti dell’irraggiamento solare, del diverso grado di occupazione e dei diversi apporti interni che caratterizzano i locali.
Sistemi che regolano la temperatura interna degli ambienti
– Regolazione di zona/abitazione con (crono)termostato. La regolazione è affidata a un dispositivo (termostato) che misura la temperatura interna all’abitazione. Aziona o spegne la caldaia sulla base della temperatura desiderata. È un pulsante on/off, installato all’interno dell’ambiente riscaldato che comanda l’attivazione della caldaia in funzione della temperatura ambiente. Se permette anche di impostare i periodi di accensione è detto cronotermostato. Un vantaggio è che consente il controllo della temperatura desiderata nell’abitazione e degli orari di accensione. Questo sistema di regolazione ha diversi svantaggi: La temperatura è regolata sulla base del solo locale dove è installato il termostato. La temperatura degli altri locali può differire da quella desiderata se questi sono caratterizzati da apporti solari o da occupazione diversi. Nessun controllo della temperatura dell’acqua in mandata all’impianto.
– Regolazione per singolo ambiente. Si Installano dispositivi che agiscono singolarmente su ciascun corpo scaldante. Nei comuni impianti domestici vengono utilizzate le valvole termostatiche. In alternativa alle valvole termostatiche tradizionali possono essere impiegate valvole termostatiche elettroniche comandate dal termostato ambiente di ogni locale. Ci sono numerosi vantaggi ad avere una regolazione per singolo ambiente: si può regolare la temperatura sulla base delle esigenze, evitando di riscaldare ambienti non utilizzati o di surriscaldare le stanze esposte a sud. Tra gli svantaggi: nessun controllo della temperatura dell’acqua di mandata all’impianto. Altri svantaggi sono dovuti a possibili problematiche di installazione (es. errato posizionamento dei sensori).
Sistemi di regolazione più efficienti
Oltre a quelli appena citati, ci sono sistemi più efficienti che combinano alcune delle soluzioni descritte per regolare gli impianti
– Regolazione per singolo ambiente + climatica. Regolazione effettuata tramite la combinazione di una regolazione per singolo ambiente e di una regolazione climatica con sonda esterna di temperatura.
– Tarare la temperatura per zona + climatica. Regolazione effettuata tramite la combinazione di una regolazione con cronotermostato di zona e di una regolazione climatica con sonda esterna di temperatura.
– Calibrare per zona + regolazione per singolo ambiente. Regolazione effettuata tramite la combinazione di una regolazione con cronotermostato di zona e di una regolazione per singolo ambiente con valvole termostatiche sui radiatori.