Il bilanciamento idronico
Tanti vantaggi e risparmio energetico
Bilanciamento idronico: di cosa si tratta.
Bilanciare il sistema idronico significa assicurarsi che il calore ed il freddo vengano distribuiti lungo tutto l’impianto; in questo modo si soddisfano le esigenze di riscaldamento e raffrescamento in maniera efficace. Questo si ottiene installando specifiche valvole in punti strategici dell’impianto. Si tratta di interventi semplici e rapidi che si ripagano in pochissimo tempo. Gli interventi consentono di diminuire i consumi migliorando l’efficienza ed il comfort.
Il riscaldamento ed il raffrescamento degli edifici in Europa sono responsabili per circa il 30% del consumo totale di energia ed è, quindi, importante ottimizzare il più possibile i consumi. Il tutto nell’ottica del risparmio energetico. Per ottenere i maggiori benefici possibili si deve prestare attenzione a come il riscaldamento ed il raffrescamento si distribuiscono dal generatore centrale ai punti finali di utilizzo.
I vantaggi del bilanciamento idronico
Un impianto ben bilanciato offre numerosi vantaggi. Poter regolare correttamente il flusso dell’energia all’interno degli impianti consente di non sprecare inutilmente calore. SI risolvono inoltre i problemi di rumorosità degli impianti, perché non occorre vincere resistenze inutili all’interno dell’impianto. Di conseguenza anche le pompe possono lavorare ad un numero inferiore di giri, garantendo migliore confort e durata delle apparecchiature.
È un intervento oneroso?
Nella gran parte dei casi si tratta di interventi molto rapidi e semplici. Si interviene di solito a livello delle colonne montanti; si installano le valvole di bilanciamento che andranno ad essere regolate manualmente nel caso di bilanciamento statico; nel caso di bilanciamento dinamico, queste si collegano ad un sistema di gestione dell’edificio (BMS – Building Management System) che si occuperà di regolare automaticamente il funzionamento delle valvole. Questo garantisce sempre la massima efficienza.
In media questi interventi si ripagano già nel primo anno calcolando soltanto i risparmi diretti generati dal minor consumo di energia elettrica (per le pompe) e di riscaldamento. Inoltre, intervengono poi risparmi significativi: minor usura dei componenti dell’impianto ed un migliorato benessere termico e abitativo.